Storia Aeroporti di Ferrara & Poggio Renatico

Storia degli Aeroporti di Ferrara & Poggio Renatico

FERRARA: L’Aeroporto di Ferrara (ICAO: LIPF), dedicato a Michele Allasia, sottotenente ferrarese della prima guerra mondiale, è uno degli aeroporti della città di Ferrara ed è il principale aeroporto civile della provincia. Sempre nelle vicinanze della città di Ferrara è attivo l’Aeroporto di Prati Vecchi di Aguscello. L’aeroporto è situato a sud della città ed è dotato di due piste parallele (una in erba l’altra in asfalto), orientate est-ovest (09-27). Sul campo operano due aeroclub:
Aeroclub “R. Fabbri” Ferrara, dedicato al volo ad ala fissa ed al paracadutismo.
Aeroclub Volovelistico Ferrarese, dedicato al volo a vela.

L’attività dei due sodalizi si svolge prevalentemente durante il fine settimana. A metà agosto 1912 venne terminata la costruzione del primo hangar, ed il 24 maggio 1915 il sedime divenne operativo come Aeroscalo per dirigibili del Servizio Aeronautico della Regia Marina in occasione della prima guerra mondiale.

POGGIO RENATICO: La base aerea di Poggio Renatico (ICAO: LIVK) si trova sul sedime dell’ex aeroporto di Poggio Renatico, è oggi sede del Comando operazioni aerospaziali (COA) dell’Aeronautica Militare e del Deployable Air Command and Control Centre (DACCC)[1] della NATO, è provvista di eliporto e si trova nel comune di Poggio Renatico in provincia di Ferrara. La base è ubicata a meno di 4 chilometri dal centro di Poggio Renatico, in via Ponte Rosso, 1. La struttura è stata costruita e potenziata dopo l’insediamento della NATO che l’ha dotata di due piani totalmente interrati.

Dal novembre 1917 Poggio Renatico era sede di un deposito (Parco aerei). La costruzione del primo campo d’aviazione ha luogo nel 1918 dopo la Battaglia di Caporetto per mano della Regia Marina come base di squadriglie da bombardamento in località Cascina Nuova dei pressi di Poggio Renatico, costituito da 11 hangar, tre capannoni, un magazzino, alloggi per truppa e ufficiali e una pista d’atterraggio in erba di 800 per 551 metri. Negli anni cinquanta venne costituito a Ferrara l’11º Gruppo Radar che nel 1972 verrà trasferito a Poggio Renatico, dove era stato nel frattempo installato un nuovo sistema radar, più performante di quello presente nella città estense, rendendo così l’aeroporto uno dei centri della catena di controllo radar della NATO che si estendevano dalla Norvegia alla Turchia, mentre nel 1983 la base acquisì maggiore importanza grazie ai nuovi sistemi di controllo e alla capacità di collegarsi tramite velivoli Awacs[4] in dotazione all’Alleanza atlantica.

In un clima di profonda riorganizzazione della forza armata, nel 1998 la base aerea di Poggio Renatico accoglie il Centro operativo del COFA (un ente che si occupa della condotta delle operazioni aeree, nato dalla fusione del 1° R.O.C. di Monte Venda e dell’11º Gruppo radar) e il quartier generale del COFA (che tuttora cura il supporto logistico sul sedime[5]), costituiti all’atto della creazione sull’aeroporto di Vicenza del COFA, uno dei comandi di vertice dell’Aeronautica Militare, volto a coordinare e pianificare l’impiego delle forze aeree per l’adempimento delle missioni dettate dall’ONU e dalla NATO.
All’inizio del 2013, in seguito alla riorganizzazione dei comandi della NATO, viene costituito sulla base di Poggio Renatico il nuovo Deployable Air Command and Control Centre della NATO, che successivamente riceve le sue prime strutture mobili di radar rischierabile[9], mentre qualche mese dopo il preesistente Combined Air Operations Center 5 viene disattivato dopo aver ceduto le proprie funzioni di comando e controllo al neocostituito CAOC di Torrejon de Ardoz, in Spagna[10]. Nella base hanno sede anche il European Personnel Recovery Centre[11] ed il NATO Deployable Combined Air Operation Center (DCAOC) ovvero il Centro Operativo Aereo rischierabile[12].